Attrazioni da visitare

La chiesa di San Martino


 È di origine medioevale, ma non se ne conosce l'anno di fondazione, ma sicuramente è antecedente al 1184, anno del documento firmato da papa Lucio III nel quale viene citata per la prima volta. Fu la Parrocchiale di Careno sino a metà del '600. Si raggiunge partendo dalla S.S. Lariana (583) tramite una lunga scalinata di circa 300 gradini che attraversa il borgo. L'esterno presenta la facciata fronte lago, che si sviluppa su due livelli ed è asimmetrica, in quanto incorpora la bifora del portico; il campanile è tipico dell'architettura romanica comasca, su di esso si aprono feritoie, monofore e bifore. Si accede all'interno oltrepassando un robusto portone in legno, che si apre su un piccolo tesoro: l'abside dotato di una bifora che si apre verso il lago e di lacerti di affreschi non leggibili. L'interno presenta un'aula a navata unica, coperta da una volta a crociera, e un presbiterio rettangolare; aula e presbiterio sono divisi da un arco a sesto ribassato.

La chiesa principale


 

L'interno a navata unica, su cui si innesta il presbiterio semicircolare, è suddiviso in due campate con copertura a volte a crociera. La decorazione ad affresco è stata eseguita nel XX secolo (1957) dal pittore Pietro Grossi; la chiesa comunque ospita anche opere più antiche.

Nella seconda campata si aprono due cappelle. Quella di destra, del Sacro Cuore, è decorata da una tela ottocentesca collocata sulla parete sinistra: la Madonna dei sette dolori che reca nella parte inferiore un cartiglio. 

Il presbiterio è l'area maggiormente decorata da dipinti e da stucchi, questi ultimi attribuibili ad Agostino Silva di Morbio, attivo nella chiesa di Careno nel 1683. Sulla parete dell'abside, da destra verso sinistra, si riconoscono: il Transito della Vergine, l'Assunzione (tela che costituisce la pala d'altare) e la Nascita della Vergine, opere realizzate nel corso del Seicento. Osservando la zona superiore, si notano gli stucchi con Dio padre sorretto da angeli (nella calotta absidale) e l'affresco raffigurante l'Incoronazione della Vergine, attribuibile all'ambito dei fratelli Recchi (sulla volta).

Tornando nell'aula e proseguendo dall'area presbiterale verso la controfacciata, si incontra lungo il fianco sinistro la cappella del Rosario: essa si presenta con la statua tardo secentesca della Vergine del Rosario, a decorazione dell'altare, e una tela dello stesso soggetto, sulla parete destra.

Infine, a ridosso dell'ingresso, è situata una piccola cappella battesimale con un affresco settecentesco che rappresenta il Battesimo di Gesù.

La grotta Masera

La Grotta Masera si trova al di sopra della località di Careno ed è un luogo molto suggestivo, con la presenza di laghetti e cascate, esempio di evoluzione carsica del territorio comasco.

La grotta fu esplorata molte volte fra il 1901 ed il 1968, rendendo pubbliche molte nuove scoperte legate alla presenza di gallerie che hanno fornito informazioni maggiori sull'organizzazione del sistema idrico sotterraneo della zona.


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